Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la ππ’π¨π«π§πππ ππ¨π§ππ’ππ₯π πππ₯π₯βππ§πππ§π³π’π.
Per questa occasione la Dott.ssa ππ¨πππ«ππ π π¨π«ππ’ ha pubblicato un articolo sul sito dell’ A.I.FI.
Ecco l’articolo
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Lβinfanzia, in realtΓ , Γ¨ il periodo in cui vengono forgiati lβessenza, il carattere, i gusti, i pregi, lβautostima e le potenzialitΓ dellβindividuo. Chi si occupa di etΓ evolutiva, chi si occupa di abilitazione e riabilitazione del bambino, come il fisioterapista che lavora in ambito pediatrico, sa quanto sia importante il sostegno, il supporto, il prendersi cura, lβentrare in punta di piedi senza mai giudicare nella vita del bambino e della sua famiglia.
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Il fisioterapista pediatrico Γ¨ colui che elabora il programma di abilitazione e riabilitazione in base al bisogno di salute del bambino, che sia esso motorio, neuromotorio, sensoriale, cognitivo o relazionale. Inoltre, promuove il benessere, lβautonomia e lβautostima, sostenendo il piccolo e la sua famiglia nei vari contesti di vita e nei continui cambiamenti evolutivi. Chi si occupa di fisioterapia pediatrica, sa che il bambino non Γ¨ un piccolo adulto e sa altrettanto bene che, dal momento della nascita e, anzi, anche prima della nascita, il bambino ha delle competenze ed Γ¨ parte attiva allβinterno delle relazioni e, proprio per questo, aiuta e sostiene le abilitΓ emergenti.
Il bambino assorbe dalle varie esperienze quotidiane e costruisce la sua esistenza futura: il fisioterapista, quando chiamato in causa come riabilitatore, o quando presente come abilitatore, ha perciΓ² il compito di garantirne lo sviluppo.
Uno degli elementi che ci stanno piΓΉ a cuore nellβambito della fisioterapia pediatrica Γ¨, senza dubbio, quello della prevenzione: un processo sociale, politico e globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilitΓ e le capacitΓ del bambino, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali e ambientali, in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettivitΓ . Il fisioterapista, con il suo sapere, saper fare e saper essere, potrΓ allora lavorare sulla prevenzione primaria giΓ nel punto nascita ospedaliero, a domicilio, negli ambulatori pediatrici, nei servizi di follow-up, e poi, crescendo, negli ambiti di vita del bambino, la scuola e lo sport.
Il fisioterapista pediatrico deve sempre mettersi nei piccoli panni dei bambini e delle bambine affinchè possa trovare la strategia giusta per entrare in empatia con loro e far emergere tutte le competenze e le abilità possibili per ognuno di loro. Deve essere un abile giocatore, deve lavorare in maniera indiretta oltre che diretta, deve essere capace di osservare, fiutare, scrutare. E quando il trattamento si rende necessario deve trasformare la stanza di terapia nel più divertente dei parchi gioco e diventare compagno di avventure, abile racconta storie, intonato cantante, cavallo e principe azzurro allo stesso tempo ma, soprattutto, non deve mai essere scontato, annoiato o stanco.
Il bambino Γ¨ il piΓΉ abile tra tutti a guardare nel profondo degli occhi e del cuore ed Γ¨ per questo che merita di essere sempre guardato allo stesso modo. I bambini sono il nostro futuro ed Γ¨ per questo che meritano di essere considerati come il bene piΓΉ prezioso al mondo.